“Quaderni tecnici per i cantieri temporanei o mobili”, sul portale Inail la nuova edizione

È consultabile e scaricabile gratuitamente dal sito dell’Inail la versione aggiornata delle otto monografie dedicate alla sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili. L’edizione 2018 dei “Quaderni tecnici per i cantieri temporanei o mobili” aggiorna la precedente uscita del settembre 2014. Costituita da otto opuscoli la pubblicazione è stata realizzata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail, al fine di accrescere il livello di sicurezza in questo tipo di cantieri.

I “Quaderni tecnici” strumento di facile consultazione per i lavoratori dei cantieri. Corredate da una serie illustrazioni esemplificative le monografie rappresentano un agile supporto per la formazione e l’informazione dei lavoratori che operano nei cantieri e per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese. Nel fornire informazioni basate su leggi, circolari e norme i fascicoli tracciano metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

Otto opuscoli tematici per prevenire il rischio infortuni nei cantieri. Suddivisi in otto monografie dedicate a vari ambiti della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, i testi approfondiscono specifici argomenti: “Ancoraggi”, “Parapetti provvisori”, “Ponteggi fissi”, “Reti di sicurezza”, “Scale portatili”, “Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto”, “Sistemi di protezione individuale delle cadute”, “Trabattelli”.

Ancoraggi e Parapetti provvisori. Arricchito da illustrazioni esemplificative l’opuscolo dedicato agli ancoraggi spiega come questi strumenti possano essere utilizzati nei cantieri temporanei o mobili per collegare i dispositivi di protezione e le attrezzature di lavoro, di cui si desideri garantire la stabilità e il vincolo alla struttura di supporto. Nel soffermarsi sulla funzione di dispositivi di protezione collettiva (DPC) il fascicolo sui “Parapetti provvisori” sottolinea come questi strumenti possano essere utilizzati sia nelle lavorazioni dove ci sia il rischio di caduta dall’alto, sia nelle attività di scavo, al fine di prevenire il rischio di seppellimento e la caduta all’interno.

Ponteggi fissi e Reti di sicurezza. Se allo studio degli ancoraggi e dei parapetti è dedicata una parte rilevante della raccolta, altrettanto significativa è quella che esamina i “Ponteggi fissi” e le “Reti di sicurezza”. Messi in uso nella realizzazione di lavori edili e di ingegneria civile, i ponteggi fissi sono opere provvisionali di accesso e di servizio costituite da tubi e giunti o da elementi portanti prefabbricati collegati tra loro e finalizzati a prevenire il rischio di caduta dall’alto. Rivolte a prevenire il rischio di cadute sono anche le “Reti di sicurezza” a cui è dedicata un’altra monografia dell’opera. Nel definirle dispositivi di protezione collettiva (DPC) rivolti alla protezione di persone e/o cose, il testo spiega come il loro utilizzo sia consigliato nelle attività che espongano il lavoratore al rischio di caduta da un’altezza di quasi due metri rispetto ad un piano stabile.

Scale portatili e Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto. L’approfondimento della tematica delle “Scale portatili” costituisce un altro dei contenuti della trattazione. Si tratta di attrezzature di lavoro dotate di pioli o gradini su cui una persona può salire, scendere e sostare per brevi periodi, permettendo di superare dislivelli e raggiungere posti di lavoro in quota che possono essere trasportate e installate a mano senza l’ausilio di mezzi tecnici. Nella categoria dei dispositivi di protezione collettiva (DPC) rientrano anche i “Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto” che realizzati in cantiere o prodotti in fabbrica offrono adeguate salvaguardie al lavoratore all’interno dello scavo, al fine di prevenire il rischio seppellimento.

Sistemi di protezione individuale delle cadute e Trabattelli. Impiegati spesso nei cantieri temporanei o mobili durante l’esecuzione di attività in altezza, i “Sistemi di protezione individuale delle cadute” sono un assemblaggio di componenti, tesi a proteggere il lavoratore contro le cadute dall’alto. Questi dispositivi sono costituiti da un’imbracatura e da un sistema di collegamento da fissare ad un punto di ancoraggio sicuro. Impreziosita da figure dimostrative l’ultima monografia della collana definisce i “Trabattelli” come torri mobili costituite da elementi prefabbricati con una o più strutture di lavoro che appoggiano in modo permanente a terra su ruote. I trabattelli possono essere utilizzati sia nelle attività in cui ci sia l’esigenza di operare in altezza sia nei lavori in quota.

Fonte: INAIL

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